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mercoledì 20 aprile 2011

Progetti contemporanei con vuoti

MUSEUM AAN DE STROOM, ANTWERP

NEUTELINGS RIEDIJK 

ARCHITECTS

Il Museo della città di Anversa è situato nel cuore del vecchio porto, vicino al centro città. Si tratta di una torre alta 60 metri di spazi espositivi sovrapposti. Ogni livello è ritorto di 90 gradi a formare una spirale gigante (BANG). Questo spazio diventa una galleria vetrata verticale. Scale mobili guidano i visitatori alla sommità del palazzo in un viaggio attraverso la storia di Anversa e i panorami della città. Al piano superiore c'è un ristorante, una sala conferenze e una terrazza. La piazza, le banchine e la torre sono stati progettati per formare un unico spazio continuo per mostre ed eventi.




lunedì 18 aprile 2011

IL CUORE DELL'OPERA...IL BANG

Cos'è il BANG?

Il BANG è l'elemento principale oggettivo e soggettivo di un opera, dove poi si vanno ad aggiungere altri componenti della struttura. Il BANG può avere tante funzioni e può essere collocato in diversi luoghi, ad esempio: può essere un vuoto interno circolare avente una grande rampa che la circoiscrive
(Guggenheim, New York, F.L. Wright); può essere anche una mega copertura dove racchiude degli edifici (Le Frenoy, Tourcoing, B. Tschumi); ma anche una rappresentazione della natura sotto forma di teatro (Philarmonie, Berlino, H. Sharoun).

Tavola rappresentativa + Descrizione BANG

domenica 17 aprile 2011

...Studio di un'Opera...

La scelta che ho effettuato tramite il libro "Architettura e Modernità" è l'opera di Frank Lloyd Wright il Larkin Building a Buffalo (costruito nel 1905 e incredibilmente demolito nel 1950). La ragione che ha dipeso per la scelta di questo progetto sono state basate sulla somilianta della mia idea progettuale e per la grande stima che ho nei confronti di questo grande genio.

Il Larkin Building è caratterizzato, e si può notare a primo impatto dalla pianta (vedi figura a destra), da due testate con una serie evidente di strutture piene che vanno a chiudere l'edificio e dove vengono situati gli elementi di risalita, e al centro sette campate, dove si svolge il lavoro, si affacciano su un vuoto centrale (il BANG). L'entrata dell'edificio è attaccata lateralmente da un altro corpo (geniale e tutt'ora sviluppata nei giorni nostri).
Wright in questa opera voleva trasmettere il senso di spazialità e di semplicità, trovando un equilibrio tra ambiente costruito (le due testa) e l'ambiente naturale (vano centrale riferito alla praterie). In questa opera ci sono molti elementi "geniali": l'entrata distaccata dal blocco centrale, la disposizione dei collegamenti verticali, la creazione di questi ballatoi interni lavorativi, le testate che fanno da guscio, anzi che sembrano ti proteggere e difendere l'importanza del vano centrale. Questa opera non è l'esempio migliore di architettura organica di Wright, però rimarrà per quell'epoca (e per me tutt'ora) un edificio di riferimento e tra i più importanti. 

Video riguardante le opere di Wright con una breve descrizione del Larkin Building

Video della costruzione della pianta del Larkin Building


mercoledì 13 aprile 2011

IMPRESSIONI DEL CORSO DOPO QUASI UN MESE...

Dopo quasi un mese di laboratorio e di lavoro, posso essere soddisfatto della scelta fatta, per molti motivi. Il programma è interessante e il fatto che gli iscritti al corso non facciano una sola area identica a tutti ma possono scelgliere una delle 8 Macroaree e all'intero di ogniuna scegliere una Microarea in base al loro piacimento, questa già è una novità interessante rispetto ai laboratori passati. I compagni di strada mi potranno aiutare nelle idee e nel percorso che farò nel creare il progetto dandogli un senso logico sia nella forma che nella struttura. Il lavoro sull'analisi ambientale è importante per trovare la massima armonia all'interno e all'esterno del complesso, cercando e creando metodi bioclimatici diretti e indirette. L'ex-tempore in classe è l'esempio di ciò che è un Laboratorio!!! Lavoro in aula!!!

to be continue...

EXTEMPORE - 13 APRILE - IN AULA

Primo collegamento - Microarea + Casilina

Tavola 1

Logo MicroArea 44

Concept Microarea 44

Intestazione - Info

Tavola 2

Collegamenti + Struttura

Tavola 3

Prospettiva Intuitiva

Ventilazione sulla struttura

Skyline Intuitivi

All'opera














SOPRALLUOGO

Via del Mandrione - Direzione Tuscolana
Entrata MicroArea 44 + Ponte Via del Mandrione

Acquedotto + Ponte - Via del Mandrione

MicroArea + Ferrovia
MicroArea 44 - Entrata
Via del Mandrione - Direzione Casilina
MicroArea 44 - Vista Ponte

venerdì 8 aprile 2011

...Il concetto di Mixitè...

Nascono le prime ipotesi di mixitè

2° Ipotesi:

La mia seconda ipotesi riguarda il nostro futuro mestiere, la nostra professione, l'architetto. Pensando al mondo di oggi e per quanto sia difficile esprimere le nostre potenzialità appena laureati nel mondo del lavoro, ho pensato ad un polo d'inizio per tutti noi, un punto di partenza, un modo per farsi conoscere nell'ambito della libera professione, realizzando una sala mostre dove verranno esposti i progetti e verranno invitati a vederli architetti - imprese edili - ecc..., e poi inserite in un museo interamente interattivo dopo la mostra e resteranno nella storia di questo polo. Nel complesso verranno inseriti dei laboratori per studenti e per laureati dove lavorare o studiare, alloggi per studenti e non, bibblioteca dedicata all'architettuta, bar con shop, ristorante e area verde pubblica. Un'idea o soluzione nel mondo del lavoro, un modo per farsi conoscere!

Nascono le prime ipotesi di mixitè

1° Ipotesi:

La mia prima ipotesi, dopo aver effettuato delle ricerche specifiche e aver controllato nelle aree adiacenti, tuscolana - casilina - pigneto, la mia Microarea potrebbe diventare una "house book", cioè un punto importante riguardante il libro con sale di presentazione (con annesso albergo), coffè + shop, piccola biblioteca, verde attrezzato per la lettura e non solo, aula polifunzionale (con connessione wi-fi e attrezzatura per lo studio). Insomma polo della lettura! 

mercoledì 6 aprile 2011

Compagni di Viaggio_Riferimanto 2

Tsukuba Center Building_Ibaraki Giappone_Arata Isozaki

Tsubuka è una città a 60 km da Tokyo ed unica in tutto il Giappone. Creata come una  "succursale" della capitale giappone, per convogliare delle strutture per la ricerca universitaria e amministrativa. Ma la particolarità di questa nuova città, rispetto le altre costruite nel dopo guerra, è che oltre ad avere abitazioni ha anche strutture funzionali per la vita urbana. Il Tsubuka Center Building è pensato come un complesso civico importante per la città, in grado di fornire interessi e occasioni di animazione alla città. Esso, infatti, comprende: un hotel, una sala concerti, uno spazio informativo, un centro commerciale e un ambieto ricreativo. Il punto di forza del progetto urbanistico è il sistema di circolazione basato su ponti pedonali che si trovano al di sopra delle strade e non a livello terra. Questi ponti consentono l'accesso pedonale al Tsubuka Center Building, che proprio sotto di essi si trova la parte centrale dell'intero complesso, ovvero una piazza complessa, che richiama esplicitamente la piazza del Campidoglio a Roma. 

Perchè l'interesse per questo progetto?

E' l'esempio perfetto di mixitè! Non molto recente, perchè è stata realizzata nel 1983, ma semplice nei suoi lineamenti e soprattutto nella complessità della struttura. Il punto esclamativo è stato l'ispirazione di Isozaki, che al centro del suo complesso ha messo il centro della storia, Roma.  

Compagni di Viaggio_Riferimanto 1

KIASMA_Helsinki Finlandia_Steven Holl


Il KIASMA è un museo di arte contemporanea finito di costruire nel 1998 nella capitale della Finlandia, Helsinki. Il progetto del museo si è basato sulla gamma delle opere d'arte contemporanea che dovevano essere esposte, cercando di adattarle alle esigenze dell'artista, dando alle opere quell'ambiente tranquillo per far emergere al massimo la loro intensità. Le sale espositive hanno una forma rettangolare, ma non regolare, con una parete curva, creando quella armonia che serve ad una mostra di arte contemporanea. Il KIASMA nel suo concetto strutturale, si va ad integrare perfettamente con la geometria della città e del paesaggio. Le curve della struttura si vaddo a collegare
con il Finlandia Hall e una "linea naturale" con il paesaggio e il Töölö Bay.

Perchè l'interesse per questo progetto?
 
Di questo progetto sono rimasto colpito dalla sua semplicità irregolare, dal suo collegamento tra edifici
esistenti (Finlandia Hall), il paesaggio e la Töölö Bay. Ma anche dallo studio che stato fatto sul piano
paesaggistico e sulla luce settentrionale che da vita ad uno specchio urbano.



Articolo: L’ordine invertito di Holl
di Antonino Saggio

 L’Edificio in questione nasce dall’intersezione di due corpi e la modifica progressiva della larghezza della galleria determinano all’interno spazi fluidi. Le stanze espositive sono rettangolari ma segnate su due lati dall’andamento arcuato dei muri: vogliono essere “silenziose ma non statiche” e sono differenziate attraverso la loro irregolarità. La variazione della sezione permette l’illuminazione naturale e alcune mirate vedute all’esterno. I due corpi, uno regolare l’altro curvilineo, si scontrano creando una tensione all’interno dell’edificio, che viene calmata dalle dolci rampe e scale, trasparenze, superfici neutre, oltre all’assenza di dettagli architettonici troppo enfatizzati caratterizzano l’esperienza del visitatore.
Steven Holl parte dall’esterno, dalle forze della città per manipolare i volumi del museo e da questa imposizione inventa nuove dinamicità e spazialità. I flussi si incrociano come nervi, concettuali e fisici, e dal loro intreccio nasce l’architettura.
Il nuovo museo è proprio concepito attraverso la sovrapposizione che i nervi ottici hanno nel cervello. La metafora anatomica si sovrappone all’omonima figura retorica.
(la scelta dell’opera è dovuta alla poetica dell’architetto, che nel Kiasma si esplica nel migliore dei modi)

(link per capire meglio la scelta del maestro Holl)

Viaggio Hong Kong - Pechino _ Impressioni


Hong Kong

Stupenda città, la potrei paragonare ad una New York asiatica, molto pulita piena di verde e unica nel suo genere. 




Pechino

Queste sono l'uniche cose positive di Pechino. Città invivibile, piena di smog, traffico perenne, inciviltà, ecc... e architettonicamente gestita male!